E se fosse…un agriBosco?
Do ut des. Il concetto, in sintesi, è questo. Prendere dalla natura ciò che serve, restituendo valore.
Ed ecco che il tutto, secondo la politica portata avanti da Barilla, si traduce nel concetto di agriBosco. Lo stesso che, a partire dal 2022, permetterà di scoprire cosa c’è dietro a un biscotto, una merendina, un pacco di pasta della famosa Casa produttrice. Ingredienti – secondo i piani – e materie prime di qualità, rispettosi dell’ambiente.
TUTTI INSIEME PER IL RIPRISTINO AMBIENTALE
La nascita del progetto, annunciata in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi (21 novembre), è stata possibile, grazie alla collaborazione con Legambiente e AzzeroCO2. Mentre, assieme al Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, sono state scelte le tipologie di alberi destinati a crescere in loco.
Dunque, protagonisti saranno campi di girasole (che ci ricordano la scelta di eliminare l’olio di palma, per ragioni legate al miglioramento nutrizionale dei prodotti); campi di grano tenero – con fiori e casette per le api e altri insetti impollinatori – e di grano duro per la pasta, che Barilla coltiva in modo sostenibile, nel segno dell’agricoltura di precisione. Una serie, cioè, di rotazioni colturali, che minimizzano il consumo del suolo e le emissioni di gas serra.
Con una superficie che si estende per 23 ettari, l’iniziativa non sostiene solo la riqualificazione del territorio, ma rappresenta anche un gesto d’amore per la natura. Un insegnamento, per meglio dire, da tramandare alle generazioni future.
Secondo le stime, l’agriBosco è, infatti, dstinato ad assorbire oltre 13 mila kg di CO2 ogni anno, per i prossimi 100 anni.
APPUNTAMENTO FISSATO PER IL 2022
I lavori, iniziati nella primavera 2021, vedono, ad oggi, per mezzo della posa di quasi 1.600 ulteriori alberi e arbusti, il totale delle aree riforestate pari ad oltre 54 mila metri quadrati. Lo spazio in questione darà, poi, vita ad un luogo d’incontro aperto a tutti. Uno sito verde per la comunità, che verrà inaugurato nel 2022, dove poter svolgere attività ricreative e sociali, come – ad esempio – la possibile condivisione di orti e frutteti aziendali.
Non solo. La medesima sede si trasformerà anche in parco didattico per le scuole, le associazioni e il mondo del volontariato, con percorsi tematici sull’agricoltura sostenibile, l’apicultura, la tutela della biodiversità e la gestione virtuosa del ciclo delle acque.
Un percorso in divenire – per intenderci – che, negli anni, crescerà e si svilupperà, grazie agli stimoli che arriveranno anche dalle persone Barilla, già parte attiva di un disegno, che nasce vicino alla sede centrale dell’Azienda e unisce, idealmente, tutti gli 8.400 collaboratori del Gruppo.
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