‘Dio salvi la Regina’ e tutti i ministri al seguito…

‘Dio salvi la Regina’ e tutti i ministri al seguito…

La storia si ripete. Nel senso che, questo articolo, potremmo intitolarlo così. Ancora una volta, infatti, in quel di Westminster si parla di scandalo. Chissà… forse un vago riferimento alla serie NetflixAnathomy of a scandal‘, quasi che la realtà debba trarre ispirazione dalla fantasia e non viceversa.

In ogni caso, questi sono i fatti – quelli veri – e cioè che, un parlamentare del partito conservatore è accusato di aver guardato un video porno sullo smartphone, proprio mentre si trovava presso la Camera dei Comuni e anche – in un momento differente – durante i lavori di una commissione parlamentare.

A rivelarlo ai media alcuni colleghi. In particolare, secondo quanto riporta The Mirror, il deputato avrebbe osservato il filmato, mentre si trovava accanto, appunto, ad una di questi, la quale, scandalizzata, avrebbe poi raccontato tutto ai compagni di lavoro. Dunque, sull’uomo – del quale rimangono sconosciuti – ancora – nome e ruolo, sarebbe stata avviata una indagine interna.

FATTI E MISFATTI DI CHI COMANDA

Questo comportamento è del tutto inaccettabile e verranno presi provvedimenti“, lascia trapelare una nota dell’ufficio di Chris Heaton-Harris, il Chief Whip, ministro-capogruppo, responsabile della disciplina alla compagine di maggioranza. Il fantomatico voyerur rischia di perdere il seggio, ma questo non è tutto. Episodi di misoginia e possibili abusi sembra siano, da queste parti, all’ordine del giorno, così come le palesi violazioni del decoro, tanto da indurre lo stesso Boris Johnson a minacciare, sulla faccenda, tolleranza zero.

Non c’è spazio per il sessismo e le molestie, in Parlamento“, ha tuonato, del resto, il premier Tory ai Comuni. Ha risposto, in occasione del Question Time, ad una domanda riguardante il caso della sua vice, Angela Rayner, accusata da anonimi di ricorrere a pose provocanti, per distrarre i banchi del Governo. Dura la contro-replica, affiancata, peraltro, da un messaggio di personale solidarietà alla protagonista della vicenda.

Insomma, nulla di nuovo all’orizzonte. Agli intrighi di Palazzo siamo avvezzi e, talvolta, ne siamo persino compiaciuti. Ma torniamo a noi.

La questione resta al centro del dibattito politico. Secondo i media, sarebbero in corso indagini sulla condotta di ben 56 deputati, tra cui tre esponenti dell’esecutivo conservatore e due del governo ombra laburista. In merito, Johnson avrebbe ribadito che “le molestie sessuali sono intollerabili” e che, qualora vengano riscontrate dagli organismi disciplinari di Westminster, questi ultimi dovranno revocare il mandato dell’eventuale colpevole, di chiunque si tratti.

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