Ed è subito Festa… di divorzio

Ed è subito Festa… di divorzio

Il giorno più bello? Chi l’ha detto che è quando ci si sposa! Secondo alcuni si tratta, infatti, dell’esatto contrario: vale a dire, nel momento in cui ci si dice addio!

Così è, almeno, stando a tale Lauren Brooke. La 31enne americana e madre di due figli, era convolata a nozze con il suo, oramai, ex, nel lontano 2012. Un’unione, protrattasi per 10 lunghi – evidentemente troppo lunghi – anni e, adesso, giunta al termine. Un matrimonio, evidentemente, non semplice, anche per via del lavoro dell’uomo, che presta servizio nell’esercito.

Secondo le leggi della Carolina del Nord, una coppia, per poter divorziare, deve essere legalmente separata da un anno e un giorno. Ebbene, stando alla cronaca, la nostra, già nel settembre 2021, aveva presentato gli appositi documenti, in cerca – tuttavia – ancora di una riconciliazione. Nulla da fare. Così, la faccenda si è conclusa, nel gennaio 2023. 

Il tutto, in un susseguirsi di battaglie legali, che hanno reso ancor più liberatorio riuscire a voltare pagina. Cosa fare, allora, dell’abito da Sposa, rimasto intonso a prendere polvere nell’armadio? Conservarlo, in memoria di un triste passato? Venderlo e passare la sfortuna a un’altra? L’idea migliore e più soddisfacente, per Lauren, è stata…. indossarlo un’ultima volta, per poi, letteralmente, dargli fuoco. Sorta di rito propiziatorio – un po’ come si faceva con il vocabolario a scuola – a favore di camera. Il video, subito condiviso su TikTok, ha così finito – come inevitabile che fosse – per suscitare reazioni contrastanti. 

Sono stata definita narcisista e in cerca di attenzione e la gente dice che ero io il problema“, ha confessato la donna e ha teso a specificare: “Non celebrava il divorzio in sé, ma il fatto che sono sopravvissuta“. 

Un modo, insomma, magari fuori dalle righe, per andare avanti, facendo tabula rasa di quel che rimaneva alle spalle, avvalorato – peraltro – dalla presenza, nel bel mezzo del girato, del nuovo fidanzato. Ad occuparsi delle riprese, invece, la madre di lei, suocera del militare, fotografa professionista. “Cos’altro avrei potuto fare con il mio abito da sposa? Non poteva essere restituito e non vorrei darlo a mia figlia; non dopo il modo in cui è andata a finire. Allora, perché non bruciarlo?“.

Un gesto divisivo che, nonostante tutto, ha suscitato parecchi consensi, tra processi identificativi e semplici auguri e già ci si domanda se la tendenza dei servizi fotografici in occasione di una separazione non possa diventare, a breve, una vera e propria mania…

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